Aziende, conflitto di interesse e PNRR

Il conflitto di interessi è la situazione in cui si trova un determinato soggetto in relazione alla funzione svolta o alla carica ricoperta laddove sia presente un interesse egoistico del singolo che potrebbe impropriamente influenzare l’iter procedimentale o decisionale che gli compete, o anche in cui interviene, in virtù della posizione qualificata rivestita, distorcendo così il corretto svolgimento dell’azione amministrativa e la tutela imparziale dell’interesse pubblico.

Autorevole giurista ha affermato che «il conflitto di interessi sta trasformando il mondo in cui viviamo, conferendogli una fisionomia che stentiamo a riconoscere. Permea l’economia, la finanza, il mercato, la politica, persino il costume. E la cosa peggiore è che in molti casi viene ormai considerato un fatto in fondo normale. Studiarlo e circoscriverlo è quindi difficile» (ROSSI G., Il conflitto epidemico, Adelphi, Milano, 2003, 14).

L’importanza di un’efficace regolamentazione e gestione delle ipotesi di conflitto di interesse è oggi all’ordine del giorno.

Costituisce principio di sana gestione finanziaria secondo la normativa dell’Unione Europea non solo la prevenzione ed il perseguimento efficace delle frodi e della corruzione, ma altresì la previsione di un’attenta regolamentazione, gestione e prevenzione delle ipotesi di conflitto di interessi. In tal senso, il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede all’art. 22 rubricato «Tutela degli interessi finanziari dell’Unione» che gli Stati membri devono adottare «tutte le opportune misure per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione e per garantire che l’utilizzo dei fondi in relazione alle misure sostenute dal dispositivo sia conforme al diritto dell’Unione e nazionale applicabili», fra cui anche la prevenzione dei conflitti di interessi, fattispecie disciplinata dall’articolo 61 del Regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018.

Il conflitto di interessi, quale misura di prevenzione della corruzione, opera in una situazione di potenziale rischio di accadimento dell’evento corruttivo e costituisce una situazione prodromica al verificarsi dell’evento corruttivo in cui il comportamento del soggetto agente ha già oltrepassato la situazione di potenziale rischio per inserire la propria condotta in una situazione di abuso di potere.

La gestione anche da parte delle imprese che beneficiano di finanziamenti e di risorse del PNRR delle situazioni di conflitto di interesse è quindi fondamentale e richiesta da parte dell’Unione Europea.

La definizione di una efficace procedura di segnalazione e gestione delle situazioni di conflitto di interesse risulta utile anche per le aziende al fine di individuare a livello interno eventuali situazioni potenzialmente dannose e gestire tempestivamente il rischio reato, limitando così eventuali danni finanziari e reputazionali.

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